mercoledì 28 ottobre 2009

La via dell'Olio e i Frantoi Aperti

Tutto il mese di novembre in Umbria si svolge la manifestazione Frantoi Aperti, un'occasione unica per scoprire come nasce e viene prodotto l'olio in questa regione da sempre legata alle sue origini contadine.
Oltre a vedere come lavorano i frantoi, è possibile aggirarsi tra mercatini, degustare prodotti locali e seguire lezioni di degustazione dell'oro verde.
Tra un assaggio e l'altro si possono visitare diverse località interessanti e riposarsi all'ombra degli alberi alle Fonti del Clitunno.

Si parte da Trevi, la romana Trebiae, che domina la pianura spoletina.
Centro prospero in antichità, fu saccheggiato da Saraceni e Ungari per poi passare sotto il ducato di Spoleto, quello di Perugia e infine, nel 1439, sotto lo Stato della Chiesa.
In città ci sono molti monumenti da visitare, come il quattrocentesco Palazzo Comunale, sede della Pinacoteca, e il Museo della Civiltà dell'Ulivo nell'ex convento di S.Francesco oppure la chiesa di S.Emiliano, martire armeno che diffuse qui il cristianesimo nel IV secolo, e quella di S.Martino.
A circa 1 km da Trevi, si trova la rinascimentale chiesa della Madonna delle Lacrime, che deve il suo nome a un'immagine della Vergine qui custodita che nel 1485 avrebbe versato lacrime di sangue.

Continuando verso sud si raggiunge Bovara, dove sorge la romanica chiesa di S.Pietro che conserva un crocifisso ligneo che, vuole la leggenda, avrebbe parlato a S.Francesco.
A circa 1 km di distanza si incontrano la Chiesa Tonda, una costruzione ottagonale del XVI secolo e poco più in là, quasi sotto la strada, il Tempietto del Clitunno.
Conosciuto anche come chiesa di S.Salvatore è un piccolo edificio paleocristiano (iv-v secolo), costruito con materiali provenienti dai sacelli pagani che sorgevano lungo il fiume.

Per riposare dalla fatica delle visite e delle degustazioni, è bene fermarsi alle Fonti del Clitunno, un piccolo lago circondato da salici e pioppi.
Secondo gli antichi romani qui dava i suoi oracoli il dio fluviale Clitunno e nelle acque del fiume venivano immersi i buoi da sacrificare per renderli puri.
Ma quello che più ha colpito nei secoli è l'amenità del luogo, descritto anche da Virgilio e Plinio il Giovane e cantato da Byron e Carducci.
Continuando la strada verso Spoleto si raggiunge il paese di S.Giacomo, sorto intorno al castello del cardinale Albornoz che, alla metà del Trecento, consolidò e allargò i confini dello Stato Pontificio.

Info: Tel.0742.354459, 0742.349854, 0742.340545

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