lunedì 19 maggio 2014

La grande scultura di Pomodoro torna al suo posto

Per una scultura che forse tornerà in possesso del suo legittimo proprietario, ce ne saranno due che riprenderanno il posto che gli compete. Sembra ormai imminente, infatti, la ricollocazione di due di quelle opere che nel 1962 rappresentarono il ricco patrimonio artistico posato in molti punti delle vie e piazze di Spoleto in occasione della mostra "Sculture nella città", curata da Giovanni Carandente durante la quinta edizione del Festival dei Due Mondi. Ossia "Colloquio spoletino" di Pietro Consagra e la "Colonna del Viaggiatore" di Arnaldo Pomodoro. La prima in via Minervio e la seconda alla rotatoria di viale Trento e Trieste. Per entrare più nel dettaglio, se da una parte c'è l'amarezza per commercianti e residenti della zona della possibile rimozione di "Conversazioni", scultura di Oliviero Rainaldi, che per due anni ha fatto bella mostra di se all'inizio di via Minervio, ma che ora nonostante sia scattata una sorta di mobilitazione popolare, lo stesso artista ha richiesto indietro, tale delusione potrebbe essere, seppur parzialmente, attenuata grazie alla rimessa in loco del "Colloquio spoletino" di Pietro Consagra.

Anche se non sarà certo da meno la rimessa in loco della "Colonna del viaggiatore" di Arnaldo Pomodoro, che tornerà, in tutta la sua maestosità, con il placet dello stesso artista, a dominare laddove oggi c'è la rotatoria in viale Trento e Trieste e la cui realizzazione fu proprio motivo della rimozione dell'opera scultorea nel 2009. La quale fu poi trasferita nel deposito museale di Santo Chiodo, dove tuttora è custodita. E stando alle informazioni fornite dalla direzione Cultura del Comune di Spoleto, il cantiere che permetterà la messa a dimora dell'opera verrà allestito

"subito dopo il passaggio della tappa del Giro d'Italia"

, ha fatto sapere l'ufficio preposto. Quindi, forse, già da questa settimana.
La "Colonna del Viaggiatore" alta 6 metri e realizzata in acciaio, è la prima opera di grande mole realizzata dallo scultore Arnaldo Pomodoro. Conclusa la mostra del 1962, l'opera venne donata alla città dall'artista, il quale ricevette poi un numero crescente di commesse, tanto che oggi le sue sculture si ergono in diverse città del mondo, quali Roma, New York, Tokio, Mosca e Los Angeles.
Il tutto, grazie anche al finanziamento concesso dalla Regione dell'Umbria di 160 mila euro.

Corriere dell'Umbria Lunedì 19 Maggio 2014

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